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SECONDARY TICKETING

Il secondary ticketing è quella strana pratica, controllata e "concordata" tra grandi agenzie e rivenditori di biglietti ma affidata a dei "robot informatici" (detti bot). Questi fanno sparire i biglietti immediatamente dai rivenditori ufficiali (comprandoli in automatico) e comparire dopo poco in altri siti terzi con prezzi maggiorati.
Mentre in Inghilterra ci sono già i primi arresti, in Italia il caso è ancora caldo, con una indagine conclusa da poco che ha portato a nove indagati per truffa e aggiotaggio. Nell'indagine si afferma che il 90 percento degli incassi ottenuti dalla vendita online dei biglietti a caro prezzo (fino a dieci volte il prezzo originale) fosse poi restituita dai gestori delle piattaforme online agli stessi promoter, nella forma di contratti di consulenza, con fatture "oggettivamente false". Anche Google annuncia che da marzo 2018, chiederà anche alle piattaforme di rivendita di dichiarare in maniera esplicita sulle loro pagine web quando i loro prezzi sono superiori al valore nominale del ticket. Intanto è scaduto il contratto monopolistico detenuto da TicketOne per la fornitura dei biglietti, e in Italia si sperimenta: LiveNation apre TicketMaster in Italia, CTS Eventi (proprietaria di TicketOne) acquisisce F&PGroup. E c'è chi ci prova con il biglietto nominativo, come già accade per gli eventi sportivi. Claudio Trotta (Barley Arts), per il concerto dei Queen, commenta così il suo tentativo: "14000 persone presenti tutte rigorosamente con il biglietto nominale […] tutto è andato benissimo. Ci sono stati in totale poco più o poco meno di 500 cambi di intestazione. Abbiamo negato il cambio di intestazione a chi ha acquistato su Viagogo e anche i bagarini fuori dal palazzo sono rimasto a secco." In Giappone viene presentato il disegno di legge contro il secondary ticketing, e nel mondo spuntano varie startup che promuovono la vendita dei biglietti via blockchain, la stessa tecnologia alla base del BitCoin. La tecnologia Blockchain non ha nulla a che fare con la moneta elettronica, ma condivide lo stesso tipo di architettura. Aventus, Viberate e altre puntano su una tecnologia molto avanzata per eliminare la rivendita non autorizzata, probabilmente ancora più efficace del biglietto nominativo, perché la stessa transazione è inattaccabile dalle frodi e riduce considerevolmente i costi.

Vista generale dell'Arena eventi all'interno del Campovolo reggiano.

GRANDI ARENE

Italia, Paese di teatri, che conta notevoli eccellenze dello spettacolo operistico e teatrale, manca completamente di strutture coperte per contenere eventi Live cosiddetti "elettroacustici". In Francia, tanto per dare uno sguardo sull'erba verde del vicino, dal 1984 sono stati costruiti una ventina di Arene coperte che possono contenere almeno 3000 persone, ben curate acusticamente, con un design più o meno simile e con una sempre dignitosa dotazione tecnologica e logistica. In Italia esistono poche arene all'aperto adeguatamente progettate, se non in forma temporanea. Ma qualcosa si muove, sfruttando il fatto che nel Bel Paese la stagione di vita "all'aperto" grazie al clima è molto ampia. A Campovolo (RE), dove i concerti del rocker emiliano Ligabue (e poi altri eventi come Italia Loves Emilia) hanno registrato numeri importanti e una logistica pianificata bene e senza intoppi, è appena stato approvato il progetto per una grande arena dello spettacolo dal vivo. Il cronoprogramma è già delineato: inizio cantiere entro dicembre 2017 ed inaugurazione nel settembre 2018. Sarà un'arena a capienza variabile, dai 10.000 ai 100.000 spettatori. Poco lontano, Modena ha festeggiato il successo di pubblico del concerto di Vasco al Modena Park a luglio, con ben 225.000 paganti in una stessa data, un record logistico (e di fatturato!).

Una immagine scattata durante le prove del tour Thegetaway dei Red Hot Chili Peppers. Momentfactory è l'agenzia creativa che si è occupata del progetto e programmazione dei sistemi luminosi e cinetici.

NOVITÀ NELLE TECNOLOGIE

Oltre ai numerosi esperimenti con la tecnologia WFS, pensiamo agli spettacoli di Ronconi, in Italia iniziano a sperimentarsi sistemi audio "tridimensionali", così li definiscono i produttori, come L-ISA di L-Acoustics e d&b Soundscape (ancora non presentato ufficialmente). In poche parole: non più LR ma 6 o più cluster audio, frontali (bidimensionali) o distribuiti nello spazio (3D). Sennheiser si muove nel versante 3D audio con AMBEO, in Italia con tre installazioni museali: Bowie is a Bologna, Pink Floyd: their mortal remains a Roma e Revolution - Musica e ribelli 1966-1970, dai Beatles a Woodstock a Milano. Anche altre aziende avevano già sperimentato soluzioni del genere, con più o meno successo, per problemi a volte di costo, a volte di funzionalità. Malgrado i limiti l'idea è meravigliosa e… remunerativa: per ottenere risultati soddisfacenti si dovranno noleggiare più casse (e più piccole), per la felicità di tutte le rental. L'effetto percepito è migliorativo, permette di avere più sorgenti distribuite frontalmente, quindi potenzialmente anche un bel guadagno qualitativo su tutto il fronte sonoro e una copertura migliore della platea. Sulla distanza però, le cose non stanno così. Il line array, per il suo effetto fisico in base al quale maggiore è la lunghezza maggiore l'effetto "array", è ancora la soluzione più pratica per le lunghe gittate e il touring.

L'innovazione nel settore luci si stacca dai vincoli delle truss. Intel ha innovato la gestione delle flotte di droni luminosi con dei software e delle elettroniche specificatamente progettate. Hanno già portato a casa vari record e sono state dimostrate quest'anno attraverso un complesso spettacolo aereo di luci tridimensionali al festival di Coachella. Anche una azienda Cinese si è cimentata nella sfida al cielo, ma il software di gestione organica delle flotte di Intel è ancora insuperabile. I Muse ci avevano provato usando dei droni gonfiabili radiocomandati, i Metallica migliorano l'esperienza dell'uso dei droni con ben 120 microdroni e 52 cubi "kinetik". Installazioni cinetiche molto complesse anche per i concerti di Jay-Z e dei Red Hot Chili Peppers, con 1000 fixture luminose in movimento sopra il pubblico. Si esce dalla quarta parete, nasi all'insù. Molti spettacoli al chiuso stanno sperimentando l'uso del soffitto (o il cielo) sopra la platea, tramite sistemi luminosi o video, oppure palchi sospesi, per creare spettacoli ancora più immersivi. C'è chi poi usa i bracciali (o collane, o palette) radiocontrollati, così il pubblico stesso colora lo spettacolo.
Il mondo video è sempre più imponente e compete con gli ingombri delle strutture. Senza Ledwall, o meglio quando mancano grafiche luminose bidimensionali (video o grafiche), sembra che gli spettacoli siano fuori moda.